martedì, febbraio 10, 2009

Aforisma del giorno


Ho letto la Bibbia recentemente, non male, peccato però che il personaggio principale sia poco credibile.
[Woody Allen]

sabato, gennaio 17, 2009

martedì, gennaio 06, 2009

Concorso Fotografico "Io Fotografo & Vinco": I vincitori

Il concorso fotografico "Io Fotografo & Vinco" è terminato. Tra le circa 850 foto postate nel sito della rivista "Io fotografo e Video" nell'apposita sezione sono state scelte le 11 più votate:

1° Premio

Utente: Taglia
Voti: 31





2° Premio

Utente: Tomas74
Voti: 30





3° Premio

Utente: Joeroller
Voti: 24








4° Premio


Utente: Pitch
Voti: 21








5° Premio

Utente: Gessa
Voti: 18





6° Premio
Utente: Alebrini
Voti: 17
postata il 30 ottobre 2008 ore 19:31




7° Premio

Utente: Pierozzig
Voti: 17
postata il 31 ottobre 2008 ore 20:51



8° Premio

Utente: Manni_75
Voti: 17
postata il 1 novembre 2008 ore 11:39




9° Premio
Utente: Alessandro
Voti: 16
postata il 29 ottobre 2008 ore 20:20




10° Premio

Utente: ValeriaRandazzo
Voti: 16
postata il 1 novembre 2008 ore 00:11




11° Premio

Utente: Dafank
Voti: 16
postata il 15 novembre 2008 ore 22:32





I Premi:

1°Classificato: Un master di fotografia della Libera Accademia di Belle Arti - Firenze - del valore indicativo di 5.800,00 euro.
Il master prevede sei mesi di lezione ed include un portfolio completo professionale; una tesi accademica con la supervisione di un consigliere della LABA ed un programma lavorativo/studio in un museo, galleria o un laboratorio fotografico. Gli studenti devono concludere tutti i seguenti corsi per ottenere il certificato Post Laurea della LABA.
Per accedere al Master sarà richiesto almeno uno dei seguenti requisiti: a) diploma di Accademia di Belle Arti; b) laurea breve in discipline attinenti alla fotografia; c) laurea di specializzazione in discipline attinenti la fotografia.
2°Classificato: Un corso di specializzazione biennale sulla fotografia della Libera accademia di Belle Arti - Firenze - del valore indicativo di 3.100,00 euro. Il corso inizia a Novembre e si conclude a giugno per un totale complessivo di circa 400 ore all'anno. A conclusione del percorso viene rilasciato un Diploma di specializzazione della LABA. Gli allievi devono sostenere nell'arco del biennio non meno di 12 esami.
3°Classificato: seminario di fotografia tenuto dal prof. Frank Dituri (docente alla Long Island University di New York) a Firenze della durata di otto lezioni di tre ore ciascuna. Le prime quattro lezioni avranno luogo in Novembre/Dicembre e le ultime quattro in Maggio/Giugno, con la presentazione finale del portfolio. Valore indicativo di 1.500,00 euro.
4°-11°Classificato: un workshop di n. 10 incontri a cadenza settimanale della durata di due ore ciascuno presso il Centro Internazionale di Fotografia di Milano. Valore indicativo di 300,00 euro cad.

domenica, dicembre 28, 2008

lunedì, dicembre 15, 2008

Mamiya C220

mercoledì, novembre 19, 2008

lunedì, novembre 03, 2008

Rassegna collettiva fotografica "Nuovi Autori"

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CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE



sabato, novembre 01, 2008

Meandri morali

mercoledì, ottobre 29, 2008

Concorso N.a.s.f.4: i vincitori.


E' stato reso pubblico oggi il risultato della selezione del concorso di letteratura di fantascienza N.a.s.f. giunto alla quarta edizione. Le opere inviate dovevano avere come tema una storia di fantascienza con sfumature di genere rosa oppure noir. Questa edizione vede la nascita di un concorso parallelo per le opere grafiche per la realizzazione della copertina e delle sezioni interne della raccolta .

[LEGGI IL BANDO DI CONCORSO]






Ebbene sì, ecco i risultati!

Selezionati: 44 autori, 22 per rosa, 22 per noir.

Elenco selezionati:

Alessandro Dalla Lana, Alessandro D'Amico, Andrea Franceschin, Andrea Viscusi, Angelo Collina, Antonella Iacoli, Biancamaria Massaro, Carlo Bramanti, Claudio Fallani, Claudio Foti, Claudio Zago, Cosimo Vitiello, Federica Ramponi, Filippo Armaioli Magi, Francesco Troccoli, Gabriele Lattanzio, Gabriella Strada, Giuseppe Agnoletti, Giuseppe Perciabosco, Giuseppe Picciariello, Jonathan Concas, Luigi Rinaldi, Marco Bottoni, Marco Caudullo, Marco Iosa, Marco Maria Sorge, Matteo Mancini, Maurizio Landini, Mauro Cancian, Michele Nigro, Nicola Roserba, Paola Preziati Scaglione, Paolo Buzzone, Paolo Veroni, Ranieri Meloni, Riccardo Simone, Roberto Paura, Sergio Cimino, Simone Corà, Simone Farè, Stefano Bovi, Stefano Noventa, Vincenzo Comito, Ylenia Zanghi.

Link alla pagina sul sito

Questa è la copertina provvisoria, realizzata da Riccardo Simone:

























Gli altri due disegni selezionati sono di Paola Preziati Scaglione (che è stato messo sul sito NASF nell'elenco degli autori selezionati) e di Claudio Zago, che sarà incluso nell'antologia all'inizio del suo racconto.

Complimenti a tutti i selezionati e al vincitore, che è Mauro Cancian con il suo Eniss 2, il seguito di Eniss apparso su NASF3 che già ci era piaciuto molto!

Bravi, davvero bravi tutti!

Al più presto vi aggiorneremo per l'antologia.

[Fonte: Assonuoviautori.org]

martedì, ottobre 28, 2008

Firenze, 27 Ottobre 1954: avvistamento di massa.

Erano le 14,30 del 27 Ottobre 1954 alla redazione del giornale giunse la telefonata di uno studente di ingegneria, Alfredo Jacopozzi, che affermava di vedere, insieme ad altre persone, diversi dischi volanti nel cielo di Firenze. Oggetti visti anche dal giornalista salito, nel frattempo, sui tetti di via Ricasoli per osservare una "cosa" bianca, tonda, lucida, immobile. Ad un tratto tra l’oggetto e la cupola del duomo sfrecciò un altro "palloncino bianco", più veloce di un aereo; poi un altro "disco" e un altro ancora. Sei oggetti che lasciarono al loro passaggio degli strani "fiocchi" bianchi simile a bambagia.
I telefoni impazzirono. Avvistamenti ovunque. Una voce concitata annunciava che a Sesto un disco si era aperto e diviso in tre parti; queste si erano dirette in tre direzioni diverse mentre "delle ragnatele lucenti cadevano lentamente al suolo" posandosi sui tetti, alberi, auto; ovunque.
Poi avvenne la cosa più clamorosa il cui ricordo è ancora vivo nella mente dei numerosi testimoni che assisterono all’inconsueto fenomeno.
Allo stadio Comunale si stava giocando la partita d’allenamento fra la Fiorentina e la Pistoiese. Fra i giocatori della Fiorentina ricordiamo Costagliola, Magnini, Cervato, Chiappella, Rosetta, Segato, Mariani, Gren, Virgili, Gratton, Bizzarri, Sarti, Capucci, Del Gratta, Scaramucci, Biagi, Orzan, Luna, Tassinari, Ghersetich, Buzzin, Vidal. Per la Pistoiese Vadi, Pierallini, Vettori, Caiumi, Tuci, Lomi, Balsimelli, Lenci Carpini, Vannucchi, Fossi.
Sopra lo stadio volteggiarono due misteriosi oggetti volanti. La partita venne interrotta; i tifosi delle due squadre, stupefatti, alzarono gli occhi al cielo a guardare le evoluzioni degli oggetti; anche Ferruccio Valcareggi osservava la scena attonito insieme ai giocatori delle due squadre.
Romolo Tuci, al tempo capitano della Pistoiese, racconta: "Era una bella giornata. A un certo punto ci accorgemmo che gli spettatori guardavano in aria. Venne spontaneo fermarsi anche per noi giocatori. Io vidi come dei piccoli anelli lontani, che cosa fossero non lo so davvero. Insomma, fra noi c'era chi li vedeva e chi no, e c'era anche chi non ci fece caso, credendo chissà a che cosa. Per quanto tempo rimase sospesa la partita, sinceramente non lo ricordo, sono passati cinquant'anni, come faccio a dire dieci minuti, o di più? Però guardavamo tutti in aria. Cinquant'anni fa, ci pensate?".
Tutta la città si era fermata col naso in su ad osservare le evoluzioni degli oggetti.
Non si trattò certamente di allucinazione collettiva; diecimila persone allo stadio, telefonate da ogni parte della città e da fuori città, Sesto, Peretola. Tutti a descrivere oggetti nel cielo e una strana nevicata di ragnatele.
Il signor Jacopozzi e altre persone in sua compagnia guardarono gli oggetti con il binocolo e raccolsero la misteriosa bambagia. Dalle osservazioni sarebbe emerso che gli oggetti erano a forma di goccia di acqua, altri a forma di cappello da mandarino cinese; procedevano a velocità elevatissima avvitandosi nel procedere avanti e si producevano in complicate evoluzioni.
La bambagia raccolta in una provetta di vetro sterile, appariva come un filo del baco da seta; luccicava e si dimostrava appiccicosa aderendo immediatamente al tubetto di vetro.
Anche i giornalisti riuscirono a prendere della bambagia e insieme a quella dello studente venne analizzata dal professor Canneri Giovanni direttore dell’Istituto di Chimica Analitica dell’Università fiorentina, con l’aiuto del suo assistente professore Danilo Cozzi.
Dall’esame microscopico e da quello spettrografico risultò che la sostanza raccolta a Sesto e Lungo l’Africo era una "sostanza a struttura fibrosa, notevole resistenza meccanica alla trazione e alla torsione. Al riscaldamento imbruniva lasciando un residuo fusibile e trasparente. Il residuo fusibile spettrograficamente mostrava contenere prevalentemente: Boro, Silicio, Calcio e Magnesio. Sostanza a struttura macromolecolare probabilmente filiforme. In linea puramente ipotetica, la sostanza esaminata nella scala microchimica poteva essere un vetro borosilicico".
Secondo il professore poteva essere fabbricata insufflando aria ad altissima velocità su una massa di vetro fuso ad alta temperatura. Tanto più l’aria è veloce tanto più la temperatura di fusione è alta e tanto più la fibra è sottile. Dopo tale dichiarazione molti "esperti" si profusero in tentativi di spiegazioni plausibili del fenomeno.
Il fatto che le analisi abbiano stabilito la composizione del materiale non spiegava la curiosa manifestazione perché non era facile capire in che modo un razzo, un reattore o un "disco", poteva rilasciare una scia vetrosa.

[Fonte: edicolaweb.net]





sabato, ottobre 25, 2008

Day is done - Nick Drake



When the day is done
Down to earth then sinks the sun
Along with everything that was lost and won
When the day is done.

When the day is done
Hope so much your race will be all run
Then you find you jumped the gun
Have to go back where you begun
When the day is done.

When the night is cold
Some get by but some get old
Just to show life's not made of gold
When the night is cold.

When the bird has flown
Got no-one to call your own
Got no place to call your home
When the bird has flown.

When the game's been fought
Newspapers blow across the court
Lost matches sooner than you would have thought
Now the game's been fought.

When the part is through
Seems so very sad for you
Didn't do the things you meant to do
Now there's no time to start anew
Now the part is through.

When the day is done
Down to earth then sinks the sun
Along with everything that was lost and won
When the day is done.

martedì, ottobre 21, 2008

Usa, archiviata la querela contro Dio

Citato in giudizio da Senatore americano

18.10.08 Si è conclusa senza un nulla di fatto la vicenda giudiziaria che vedeva lo storico senatore democratico del Nebraska, Ernie Chambers, schierato contro nientemeno che Dio, responsabile a suo dire di aver diffuso nel mondo paura e terrore. Il procedimento contro l’Onnipotente, a dire il vero, non ha mai preso il via in quanto Dio non ha alcun indirizzo al quale poter notificare l'avvio della causa. Marlon Polk, un collega di Chambers, è stato pertanto costretto a respingere il procedimento: un imputato ha infatti diritto di conoscere le eventuali cause pendenti nei propri confronti. Dio è già a conoscenza della querela quindi deve presentarsi in aula - Ma il 71enne Chambers, ormai prossimo alla pensione, ritiene che vi sia un errore di fondo in questa decisione e promette per questo di tornare all’attacco. “Il tribunale riconosce l’esistenza di Dio – ha commentato l’ardito senatore – questo significa che deve riconoscere anche l’onniscienza di Dio. Poiché l’Onnipotente sa tutto è di certo informato anche della querela”. Il senatore, definito da molti dei suoi colleghi "l'uomo di colore più arrabbiato dello Stato”, Dio e tutti i suoi seguaci, sarebbero responsabili "delle continue minacce terroristiche, con conseguenti danni per milioni e milioni di persone in tutto il mondo". Onnipotente colpevole di aver distribuito documenti che servono a trasmettere paura al fine di ottenere obbedienza - Nel documento depositato dal senatore vengono attribuiti a Dio anche "terremoti, uragani, guerre e nascite di bimbi con malformazioni". L’Onnipotente è accusato di aver "distribuito, in forma scritta, documenti che servono a trasmettere paura, ansia, terrore e incertezza, al fine di ottenere obbedienza" da parte degli uomini. Secondo Chambers tutti questi crimini sarebbero addirittura certificabili, in quanto “per conoscerli è sufficiente leggere la storia personale di Dio”. Trenta giorni per presentare ricorso - Chambers, che ora avrà esattamente 30 giorni per riflettere ed eventualmente presentare ricorso contro la decisione d’archiviazione del caso, ha spiegato di aver avviato questo procedimento per dimostrare che "tutti possono avere accesso a una corte, indipendentemente dal fatto se siano ricchi o poveri" e per sottolineare che "ognuno può essere citato in giudizio". Il suo obiettivo era di ottenere dai giudici una diffida, in cui si sarebbe dovuto sollecitare Dio a interrompere ogni genere di "minaccia" sul mondo.

[Fonte: www.tiscali.it]

venerdì, ottobre 17, 2008

If 6 was 9




If the sun refused to shine
I don't mind, I don't mind
If the mountains ah, fell in the sea
Let it be, it ain't me.
Now if six turned out to be nine
Oh I don't mind, I don't mind [...]

[Jimi Hendrix]

mercoledì, ottobre 01, 2008

lunedì, settembre 29, 2008

Un tempo piccolo - Tiromancino

Aforismi: Carl Gustav Jung


"E' importante e salutare parlare di cose incomprensibili."

"Mostratemi un uomo sano di mente e lo curerò per voi."

"Di regola le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza."

"Non vi è nulla di più difficile da tollerare che se stessi."


"L'inconscio è, in primo luogo e prima di ogni altra cosa, il mondo del passato, riattivato dalla limitatezza dell'atteggiamento cosciente."

"Chi evita l'errore elude la vita."

"La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta."

lunedì, settembre 22, 2008

domenica, settembre 21, 2008

La fine dei giorni - Alessandro De Roma - [Il Maestrale]



Cupo e allegorico, il secondo romanzo di De Roma, dopo l`interessante esordio di Vita e morte di Ludovico Lauter e` ambientato in una Torino reale eppure immaginifica: nel condominio dell'insegnante Giovanni Ceresa sparisce l'anziano signor Baratti, ma nessuno pare interessarsi alla cosa. Qualcuno, addirittura, arriva a mettere in dubbio l`esistenza stessa di Baratti. Ma quando cominciano a sparire altri anziani, e tutta la citta` pare impazzire dietro a una delirante caccia all`uomo, il vecchio Giovanni Ceresa non puo` piu` esimersi dal tentativo di indagare sul senso della propria vita e di quello che sta accadendo.



Felice Cimatti incontra Alessandro De Roma.


Questo e` un libro particolare, che affronta un genere poco praticato in Italia soprattutto dagli scrittori piu` giovani. Possiamo dire che si tratta di un libro di fantascienza?

Si`, senz`altro. E di quel filone particolare di fantascienza che va sotto il nome di distopia. Un genere il cui grande modello resta Orwell, con il suo 1984.

"La fine di giorni" vuole raccontare un possibile futuro del nostro Paese, remoto ma non troppo; certamente molto cupo. Perche` ha scelto Torino come scenario?

Quando ho scritto questo libro vivevo a Torino, dove facevo il professore di storia e filosofia in un liceo. Proprio come il protagonista del romanzo. In generale amo ambientare i romanzi nei posti che conosco. In particolare, in La fine dei giorni i luoghi sono importanti perche` il protagonista cammmina molto. Torino ha strade lunghissime, spesso molto dritte. Le passeggiate del protagonista erano per me elementi centrali della trama. Quindi Torino diventava la citta` perfetta, da questo punto di vista.

Uno dei temi e` il passato, la memoria. Che succede alla memoria dei suoi personaggi?

Il protagonista si accorge di avere perdite di memoria, di faticare a mantenere il contatto con la realta`. C`e` una specie di forza che lo spinge a lottare contro questa apatia, nonostante le persone intorno a lui non sembrano accorgersi di niente - nemmeno del fatto che in citta` cominciano a sparire delle persone anziane. Rispetto a loro il protagonista sa, se non altro, di avere questo problema. E comincia a scrivere un diario come forma di resistenza.

Canon 5D Mark II: fotografia full frame e video 1080p

Svelati i dettagli della nuova reflex di Canon, disponibile da fine novembre: sensore CMOS full frame da 21.1 MP, processore DIGIC 4, sensibilità estesa fino a 25.600 ISO e registrazione di video 1080p a 30 fps in H.264 con audio in PCM

Se Nikon ha per prima introdotto una reflex digitale capace di registrare video 720p (la D90), Canon rilancia con la EOS 5D Mark II, un prodotto di chiara impostazione professionale, dotato di sensore CMOS a pieno formato ed in grado di riprendere filmati in 1080p a 30 fps.

Il CMOS, delle stesse dimensioni di un fotogramma di pellicola 35 mm, offre 21.1 MP di risoluzione e consente un controllo della profondità di campo maggiore rispetto alle camere con sensore più piccolo, oltre a rispettare la lunghezza focale degli obiettivi utilizzati. A protezione del CMOS, un sistema di rimozione della polvere completo di trattamento al fluoro sul filtro passa basso.

Il cuore della camera è il nuovo processore DIGIC 4 con conversione A/D a 14 bit: oltre a consentire una velocità operativa maggiore e a realizzare raffiche di scatto fino a 78 immagini in JPEG al ritmo di 3.9 fotogrammi al secondo, il processore di Canon permette l'elaborazione delle immagini a basso rumore, gestisce la correzione automatica della vignettatura e la modalità AF con Face detection in Live View.

La fotocamera offre un range di sensibilità pari a 100-6400 ISO, espandibili a 50, 12.800 e 25.600 ed è dotata di sistema autofocus a 9 punti, più 6 invisibili di assistenza; i tre punti centrali, posizionati all'interno dell'area spot (che misura il 3.5% del frame), hanno una sensibilità di f/2,8. La macchina monta un display LCD da 3 pollici con 921.000 pixel di risoluzione ed angolo visuale di 170 gradi ed offre un rinnovato sistema di menu con Quick control scene, per accedere rapidamente alle funzioni di uso più frequente. Sul fronte delle connessioni, spicca un'uscita HDMI mini ed un ingresso minijack per microfono esterno, utile per registrare audio in presa diretta quando si girano filmati.

Il corpo, compatto per una macchina pro, è realizzato in lega di magnesio e ospita guarnizioni per proteggere i componenti da polvere ed umidità: il peso è di 810 grammi per 152x113.5x.75 mm di dimensione.

La Eos 5D Mark II, da tempo attesa sul mercato, segna quindi più che un'evoluzione della precedente Eos 5D e apre nuove possibilità di lavoro per fotografi professionisti e reporter: sarà disponibile a partire da fine novembre al prezzo indicativo di 2.658 euro iva inclusa.

[Articolo tratto da Tuttodigitale.it]


sabato, settembre 20, 2008

Lhc live


Cliccando sul link sottostante potrete vedere l'esperimento in atto al Cern di Ginevra ripreso da telecamere a circuito chiuso.

LHC Compact Muon Solenoid Experiment Webcams

martedì, settembre 16, 2008

Ground on down - Ben Harper



I believe in a few things
God the devil and love
cause I've looked up from the bottom
and I've stared down from above

I have faith in a few things
divinity and grace
but even when I'm on my knees
I know the devil prays

and you're working your way
from the ground on down

I hate to say I love you
because it means that I
will be with you forever
or will sadly say goodbye

I love to say I hate you
because it means that I
will live my life happily without you
or will sadly live a lie

and you're working your way
from the ground on down

life is short
and if your lookin' for extension
with your time
you had best do well

cause there's good deeds
and there is good intention
they're as far apart
as heaven and hell

and you're working your way
from the ground on down

giovedì, settembre 11, 2008

Session 9

mercoledì, settembre 10, 2008

Tutto fa un pò male - Afterhours

Cern, attivato l'acceleratore Lhc "E' andato tutto come previsto"

LA REPUBBLICA, 10 SETTEMBRE 2008
Al via l'esperimento preliminare dell'istituto nucleare di Ginevra
Iniettati i primi fasci di protoni: le collisioni nei prossimi giorni. Le particelle hanno percorso senza problemi i 27 chilometri del tunnel.

GINEVRA - L'acceleratore è stato attivato e tutto è andato come previsto: nessuna apocalisse all'orizzonte. L'esperimento preliminare del Lhc (Large Hadron Collider) del Cern di Ginevra è partito come da programma poco dopo le 9 e 30, con l'obiettivo di verificare il funzionamento del più grande acceleratore di particelle del mondo, costato oltre 6 miliardi di euro. Per "vedere" i primi protoni scontrarsi tra loro e ricreare così le condizioni del Big Bang, bisognerà aspettare fino ad ottobre, mentre la piena efficenza del Lhc sarà raggiunta solo nel 2009.



LE FOTO - LO SPECIALE DI REPUBBLICA TV
La prova. Nel test di oggi per la prima volta un fascio di particelle, composto da un miliardo di protoni, ha percorso interamente l'anello di 27 chilometri, senza però essere "accelerato" dai magneti superconduttori e quindi con una velocità inferiore a quella prevista per gli esperimenti, che sfiora quella della luce. La prova preliminare ha poi visto l'iniezione di un altro fascio in direzione opposta, utile perchè si potesse verificare la perfetta percorribilità del tunnel in entrambi i "sensi di marcia".
Durante l'esperimento si è osservato anche un "lampo", creato dall'interazione tra i protoni del fascio e quelli del gas rimasto nell'acceleratore.

Le reazioni. Il direttore del Cern Robert Aymar esulta. "Abbiamo due emozioni: la soddisfazione per aver completato una grande missione e la speranza di grandi scoperte davanti a noi''.
Gli fa eco il presidente del Cnr ed ex direttore del Cern, Maiani: "Il test di oggi è estremamente importante. Con Lhc si apre una nuova generazione di macchine, inoltre - precisa - il principio delle collisioni che oggi viene applicato con Lhc è stato inventato in Italia negli anni '60, a Frascati, nell'anello dell'acceleratore Ada da un fisico austriaco che all'epoca si era trasferito a fare ricerca da noi".
Sottolinea il contributo italiano anche il presidente dell'istituto nazionale di fisica nucleare Roberto Petronzio: "E' una svolta per la scienza, oggi comincia un nuovo percorso e i 600 fisici italiani che hanno collaborato all'esperimento potranno dire di esserci stati".
Il problema tecnico. Nella notte, durante i preparativi per il test della mattina, il Cern aveva comunicato che erano stati rilevati alcuni "piccoli problemi elettrici", che non hanno tuttavia impedito lo svolgimento dell'esperimento preliminare.

I prossimi esperimenti. Probabilmente già da questo ottobre saranno iniettati nuovi fasci di protoni, che verranno poi accelerati e fatti scontrare. Sono 4 gli esperimenti principali su cui si concentreranno i circa 3.000 fisici coinvolti nel progetto: Atlas e Cms daranno la caccia al bosone di Higgs, la cosiddetta "particella di Dio" che ha dato massa a tutte le altre, Lhcb studierà le differenze tra materia e antimateria, mentre Alice si occuperà dello stato della materia nei primi istanti dell'universo.

Le conseguenze dell'amore

venerdì, settembre 05, 2008

Il rap degli scienziati per il test sul Big Bang


LA REPUBBLICA
, 5 settembre 2008

Il 10 settembre è in programma il Large Hadron Collider
. Secondo alcuni scienziati "si rischia la fine del mondo"

Il Cern spiega in musica perché non bisogna avere paura.

A pochi giorni dal discusso test del Large Hadron Collider (Lhc) a Ginevra, gli scienziati più giovani del CERN (Centro europeo per la ricerca) hanno messo in rete un video che a tempo di rap racconta l'esperimento e rassicurare la gente.

ASCOLTA IL RAP DEGLI SCIENZIATI

Perché le particelle elementari presentano masse diverse? Sappiamo che il 95% della massa dell'universo è costituita da materia diversa da quella ordinaria. Di che si tratta? In altre parole, cosa sono la materia e l'energia oscura? In termini per non addetti ai lavori, come ha avuto inizio l'universo? A queste ed altre domande i fisici di tutto il mondo sperano di trovare risposte esaurienti il 10 settembre.

In un tunnel di 27 chilometri di circonferenza, scavato tra 50 e 150 metri sotto terra tra le montagne del Giura francese e il lago di Ginevra in Svizzera, l'Lhc (Large hadron collider), il più grande e potente acceleratore di particelle esistente al mondo costato 6 miliardi di euro, farà scontrare due fasci di particelle atomiche che viaggiano in direzione opposte e ad altissima velocità (oltre il 99,9% della velocità della luce) generando temperature che supereranno un trilione di gradi Celsius (100 mila volte più alta di quella che esiste al centro del sole) e una pioggia di nuove particelle che verranno studiate dai fisici. In questo modo gli scienziati sperano di individuare le particelle dette bosoni di Higgs, che, per ora solo in teoria, avrebbero dato massa ad ogni altra particella esistente.

La collisione avverrà in quattro punti, in corrispondenza di quattro caverne in cui il tunnel si allarga in altrettante sale, o stazioni sperimentali, che ospitano le sedi dei rivelatori dei principali esperimenti di fisica delle particelle programmati dal Cern. E' infatti il Centro europeo per la ricerca nucleare, con sede a Ginevra, alla guida del più grande, ambizioso e costoso test scientifico di tutti i tempi, finanziato da venti paesi europei più gli Stati uniti ma che sta facendo discutere tra loro ricercatori di tutto il mondo.

Un gruppo di studiosi contrari all'esperimento, preoccupati dai rischi che potrebbe comportare il ricreare le condizioni che esistevano una frazione di secondo dopo il big bang che ha dato origine all'universo, qualche tempo fa si era rivolto alla Corte europea dei diritti umani denunciando gli Stati sponsor del progetto di violare il diritto al rispetto della vita privata e familiare, e chiedendo quindi la sospensione del test.

Il ricorso - comunque respinto - parla di mondo a rischio distruzione, di esperimento che potrebbe addirittura creare un mini buco nero che, nel giro di quattro anni, aumenterà di potenza e dimensioni fino a risucchiare in sé il pianeta stesso. Per fortuna questi scenari apocalittici sono molto lontani dalla realtà, anche perché - seppur in tono minore - è da trent'anni che si fanno test simili senza che siano state registrate conseguenze particolari.

Secondo il portavoce del Cern James Gillies, il ricorso non ha introdotto argomenti che non siano stati già stati esaminati in passato e se questi esperimenti fossero pericolosi già lo si saprebbe. Al Centro europeo per la ricerca nucleare sono convinti che non c'è nessun motivo per temere che la messa in opera dell'Lhc possa dar vita ad un buco nero, anche perché in natura - come quando i raggi cosmici colpiscono la terra - si producono continuamente collisioni di energia, persino più forti di quelle che saranno prodotte artificialmente dall'acceleratore.

[di MARINA ZENOBIO]

mercoledì, settembre 03, 2008

"Fermate il test sul Big Bang o la Terra sparirà"

La Repubblica, 1 settembre 2008

L'esperimento fra 10 giorni. Guerra tra scienziati: "Un buco nero ci inghiottirà"
Il Cern di Ginevra: nessun rischio. Ricorso alla Corte Europea dei Diritti Umani

LONDRA - Per gli studiosi che si apprestano a spingere il pulsante d'accensione, si tratta di ricreare le condizioni che esistevano una frazione di secondo dopo il Big Bang: ovvero di riportarci indietro nel tempo sino al momento della creazione del nostro universo, all'inizio del mondo.

Ma per un gruppo di preoccupati ricercatori l'esperimento che dovrebbe cominciare tra dieci giorni in un immenso laboratorio sotterraneo, sepolto a un centinaio di metri sotto il confine tra Francia e Svizzera, comporta il rischio della fine del mondo, la distruzione e anzi la letterale scomparsa del nostro pianeta. Così, all'ultimo momento, gli oppositori del progetto hanno presentato un ricorso davanti alla Corte Europea dei Diritti Umani, che in teoria potrebbe bloccare il più grande, ambizioso e costoso test scientifico di tutti i tempi.

Oggetto della contesa è il Large hadron collider, un acceleratore da 6 miliardi di euro che, facendo scontrare particelle atomiche ad alta velocità e generando temperature di più di un trilione di gradi Celsius, dovrebbe rivelare il segreto di come è cominciato l'universo. Venti paesi europei, più gli Stati Uniti, hanno finanziato il progetto, che dopo anni di preparativi dovrebbe prendere il via il 10 settembre al Centro di Ricerche Nucleari di Ginevra.

Qualcuno, tuttavia, teme che l'esperimento andrà ben oltre le aspettative, creando effettivamente un mini buco nero, che crescerà di dimensioni e potenza fino a risucchiare dentro di sé la terra, divorandola completamente nel giro di quattro anni. Gli scienziati di Ginevra ribattono che non c'è assolutamente nulla da temere: ci sono scarse possibilità che l'acceleratore formi un buco nero capace di porre una minaccia concreta al pianeta, dicono, perché la natura produce continuamente delle collisioni di energia più alte di quelle che saranno create artificialmente dall'acceleratore, per esempio quando i raggi cosmici colpiscono la terra. Esperimenti di questo tipo, inoltre, sono stati condotti per trent'anni, senza avere risucchiato nemmeno un pezzettino della terra né causato danni di qualsiasi genere.

Vero è che il nuovo acceleratore ha suscitato attenzioni e polemiche perché è il più grande mai costruito, con una circonferenza di 26 chilometri e la possibilità di lanciare particelle atomiche 11.245 volte al secondo prima di farle scontrare una contro l'altra a una temperatura 100mila volte più alta di quella che esiste al centro del sole. La speranza è individuare, così facendo, le teoriche particelle chiamate bosoni di Higgs, giudicate responsabili di avere dato massa, ovvero peso, a ogni altra particella esistente. Ma gli scienziati ammettono che ci vorranno anni prima di arrivare eventualmente a un risultato del genere, per le difficoltà nel trovare particelle così infinitesimamente piccole nel caos primordiale post-Big Bang creato dentro l'acceleratore.

Abbiamo ancora dieci giorni per salvare la terra?, si chiede, con leggera ironia, il Sunday Telegraph. "I miei calcoli indicano che il rischio che un buco nero mangi il pianeta a causa dell'esperimento è serio", afferma il professor Otto Rossler, un chimico tedesco della Eberhard Karls University che ha presentato il ricorso alla Corte Europea dei Diritti Umani insieme ad alcuni colleghi. Replica James Gillies, portavoce del Centro Ricerche Nucleari di Ginevra: "Il ricorso non introduce nessun argomento che non sia già stato esaminato e respinto in passato, se questi esperimenti fossero rischiosi lo sapremmo già".

In ogni caso lo sapremo con certezza dopo il 10 settembre, se la Corte Europea, come sembra di capire, darà luce verde all'iniziativa: che non sarà la "fine del mondo", ma un po' di curiosità al di fuori dei confini della scienza, in questo modo, l'ha ottenuta.

[ENRICO FRANCESCHINI]

sabato, agosto 30, 2008

mercoledì, agosto 27, 2008

PHILIP K. DICK - The Double: Bill Symposium: risposte a un questionario per scrittori ed editori di SF professionisti (1969)


Domanda 1: Per quale/i ragione/i, lei scrive fantascienza, preferendola ad altri generi di letteratura?


Il pubblico della fantascienza non è vittima dei pregiudizi della classe media e presta ascolto alle idee autenticamente nuove. Si pone meno l’accento sullo stile e più sul contenuto, o almeno così dovrebbe essere. E’ un genere maschile, e dunque il finale positivo non è richiesto, come invece succede nei generi narrativi dominati dalle donne. E’ una delle poche diramazioni della narrativa seria in cui lo humour giochi ancora un ruolo importante (rendendo dunque la SF ancor più completa, come l’opera di Shakespeare). Essendo uno dei più vecchi generi narrativi del mondo occidentale, dà corpo ad alcuni tra i sogni, i pensieri e gli aneliti più raffinati, antichi e lungimiranti di cui l’uomo è capace. In sostanza, è il genere narrativo più vasto e consente l’uso delle idee più potenti e avanzate a disposizione: nessuna idea può essere esclusa dalla SF; sono tutte pertinenti.



Domanda 2: Qual è, secondo lei, la ragion d’essere, il valore fondante della fantascienza?


Presentare in forma narrativa nuove idee ancora troppo difficili o troppo vaghe per essere presentate come fatti scientifici (p. es., la parapsicologia). Le idee non riducibili a un fatto scientifico non lo saranno mai, ma restano pur sempre affascinanti congetture – cioè, in altre parole, sistemi scientifici possibili o alternativi. Visioni del mondo cui non possiamo “credere” ma che ci interessano (così come, per esempio, troviamo interessante la visione medievale del mondo, pur non potendo più considerarla “vera”). Dunque, la SF ci presenta, oltre alla visione del mondo che adottiamo nella realtà, una vasta gamma di visioni “ipotetiche” [“as if” views]: queste visioni rendono la nostra mente flessibile. Siamo in grado di prendere in considerazione punti di vista alternativi o equivalenti al nostro.


Domanda 3: Come valuta la fantascienza in rapporto alla letteratura mainstream?


La SF non esplora le profondità delle relazioni interpersonali e umane: questo è il suo difetto; d’altra parte, su un piano puramente intellettuale, è molto più ricca di idee e visioni, risultando perciò superiore, da questo punto di vista, alla letteratura mainstream o di qualità. Inoltre (vedi sopra), non ha bisogno di far leva sullo stile, perché può svariare molto di più in termini di contenuto. Ma la SF (a eccezione di Bradbury) si addice ai giovani, più ottimisti, che non hanno ancora veramente sperimentato le durezze della vita; la narrativa di qualità invece – giustamente – preferisce occuparsi degli sconfitti, di quelli che hanno già perso qualche occasione… Dunque, la narrativa di qualità è più matura… ahimè!


Domanda 4: Crede che gli aspiranti scrittori possano trarre un beneficio dal fatto di essere appassionati del genere, intervenire sulle fantine e partecipare alle convention?


Un piccolo beneficio. Sarebbe utile se gli appassionati li facessero parlare, invece di tentare di istruirli. Parlare è compito dello scrittore: questi non deve mai trasformarsi in ascoltatore. Le idee della SF, però, non provengono dagli appassionati o, comunque, dall’ambiente: derivano – o almeno dovrebbero derivare – dal vasto mondo e, in particolare, dai suoi lidi più lontani. Da qualsiasi luogo, ma non dal giro degli appassionati.


Domanda 5: In base alla sua esperienza personale, quale/i fonte/i indicherebbe a uno scrittore principiante come la/e più feconda/e di idee per produrre storie di fantascienza?


Giornali che trattano delle più avanzate ricerche nel campo della psicologia clinica e, in particolare la scuola europea dell’analisi esistenzialista. C.G.Jung. Testi orientali come quelli sul buddismo zen, il taoismo ecc. Opere storiche realmente autorevoli – non le volgarizzazioni – come The Brutal Friendship. Opere medievali, soprattutto quelle che trattano di arti, come quella del soffiatore di vetro, e scienza, alchimia, religione ecc. La filosofia greca e la letteratura latina di ogni genere. Testi religiosi persiani. Studi rinascimentali di teoria dell’arte. Drammi tedeschi dell’epoca romantica.


Domanda 6: Crede che uno scrittore di fantascienza principiante dovrebbe concentrarsi sui racconti brevi invece che su romanzi, o viceversa? Perché?


Prima i racconti brevi, per imparare a padroneggiare questa forma più semplice. Poi, molto lentamente, lavorare a pezzi più lunghi – sulle venticinquemila parole, diciamo. Solo allora, affrontare un romanzo vero e proprio (circa sessantamila parole), basato sulla struttura di uno scrittore prescelto. Io, per esempio, per il mio primo romanzo mi sono basato su una struttura di A.E. Van Vogt. In seguito, acquistata più fiducia in me stesso, me ne sono allontanato. Assicurarsi, in ogni caso, di scegliere un autore esperto della forma romanzo (per esempio, non scegliete Ray Bradbury).


Domanda 7: Che suggerimenti può dare a uno scrittore principiante per quanto riguarda lo sviluppo di personaggi “realistici” e la scrittura di dialoghi efficaci?


Leggere scrittori moderni “di qualità”, soprattutto lavori brevi di Algren, Styron, Herb Gold e gli scrittori della cosiddetta New School, nonché gli ottimi scrittori di sinistra degli anni trenta come Dos Passos e Richard Wright, per risalire fino a Dreiser e Hawthorne, cercando di limitarsi agli scrittori americani (inclusi, ovviamente, Hemingway e Gertrude Stein), perché sono loro che hanno sviluppato il dialogo realistico. Provare anche i realisti francesi, come Flaubert, per la trama e la caratterizzazione. Evitare Proust e altri scrittori soggettivisti. Infine, studiare approfonditamente tutto James Joyce, dai suoi primi racconti brevi fino a Finnegans Wake.


Domanda 8: Crede che un romanzo efficace abbia bisogno di un messaggio o di una morale? Perché?


Assolutamente no! L’idea che un romanzo abbia bisogno di una morale o di un messaggio è profondamente borghese. Ai tempi dell’aristocrazia si riconosceva che non era compito dell’arte edificare o elevare: poteva avere successo grazie alla semplice capacità di impressionare. I quartetti d’archi di Mozart non sono edificanti, e ditemi quale sarebbe, per esempio, il messaggio o la morale dell’ultimo Beethoven. La musica è pura; anche la letteratura può esserlo, e tanto più lo diviene quanto più abbandona gli intenti edificanti o didascalici. Lo scrittore non ha alcuna autorità morale; non più del pubblico, comunque, e spesso meno di questo. Quale morale può mai insegnare? Quel che può fare è presentare le proprie idee.


Domanda 9: In che misura crede sia possibile determinare il punto di vista politico, religioso e morale di uno scrittore sulla base dell’esame delle sue storie?


Nel caso di un bravo scrittore, quest’operazione è impossibile. Solo un cattivo scrittore descrive il proprio punto di vista nei suoi lavori di narrativa. Comunque, è pur sempre possibile trovare pagine ben scritte in un testo “didascalico”. Al momento, però, non saprei citare un titolo (si pensi a Ray Bradbury: non c’è modo, leggendo le sue opere di capire quali ne siano le convinzioni personali; lo scrittore, in questo caso, scompare completamente e la storia si presenta da sé. Così, almeno, dovrebbe succedere). Credere che le convinzioni di un autore siano deducibili dai suoi scritti è uno degli errori capitali della critica letteraria: Freud, per esempio, compie ripetutamente questo terribile errore. Uno scrittore abile può adottare qualsiasi punto di vista richiesto dai suoi personaggi: su questo si misura la sua arte, la sua abilita nel liberare la propria opera dai pregiudizi personali.


Domanda 10: Nella realizzazione dei suoi scritti formativi, quale autore l’ha influenzata di più? Quali altri fattori – retroterra, istruzione ecc. – hanno avuto un’influenza rilevante?


L’autore che più mi ha influenzato è Van Vogt. Ma anche Tony Boucher (le sue osservazioni critiche, non i suoi scritti di narrativa). E mi ha influenzato anche l’interesse per i romanzieri giapponesi del dipartimento di francese dell’Università di Tokyo attivi dopo la seconda guerra mondiale. E l’interesse per la psicologia del profondo e le droghe. E quello per lo “strema of consciousness” à la Joyce. Oltre a questo – ma non lo raccomando agli aspiranti scrittori – l’”esaurimento nervoso”, che ho avuto a diciannove anni, a ventiquattro e poi ancora a trentatrè. Sofferenze di questo genere formano il tuo punto di vista, a spese, però, del tuo istinto di conservazione: si può migliorare come scrittori, ma il prezzo è troppo alto.


Domanda 11: Qual è, oggi, a suo parere, il limite più consistente della fantascienza?


L’incapacità di esplorare le sottili, intricate relazioni tra i sessi. Gli uomini, nel rapporto che instaurano con le donne, si cacciano nelle situazioni più complicate, e la SF ignora – o è incapace di affrontare questo fondamentale aspetto della vita adulta. Per questo motivo, la SF resta “pre-adulta” e dunque attira – più o meno – i “pre-adulti”. Se la SF esplorasse questo aspetto della vita non perderebbe i suoi lettori, quando questi raggiungono la maturità. La SF deve assolutamente risolvere questo problema o sarà sempre in ritardo, come lo è ora. Un’eccezione è costituita da Piano Meccanico, e io consiglio a tutti gli appassionati e soprattutto agli aspiranti scrittori di studiare approfonditamente, nel dettaglio, questo stupendo romanzo, che affronta esplicitamente la relazione tra il protagonista e la moglie.


[Tratto dal libro: "Philip K. Dick. Vita breve e felice di uno scrittore di fantascienza" - Universale Economica Feltrinelli, 1995]


domenica, agosto 17, 2008

venerdì, agosto 08, 2008

Baz 2.0: Shining

giovedì, luglio 31, 2008

Aforisma del giorno



















"C'è gente che vede la foto - che so? - di una bella ragazza e dice: "Che bella foto!". Capito che fesseria?"
[Letizia Battaglia]

martedì, luglio 22, 2008

Un giorno dopo l'altro - Luigi Tenco



Un giorno dopo l'altro
il tempo se ne va
le strade sempre uguali,
le stesse case.
Un giorno dopo l'altro
e tutto e' come prima
un passo dopo l'altro,
la stessa vita.
E gli occhi intorno cercano
quell'avvenire che avevano sognato
ma i sogni sono ancora sogni
e l'avvenire e' ormai quasi passato.
Un giorno dopo l'altro
la vita se ne va
domani sarà un giorno uguale a ieri.
La nave ha già lasciato il porto
e dalla riva sembra un punto lontano
qualcuno anche questa sera
torna deluso a casa piano piano.
Un giorno dopo l'altro
la vita se ne va
e la speranza ormai e' un'abitudine.

sabato, luglio 19, 2008

La mia nuova fotogallery















Dafank's photogallery si rinnova con nuova grafica e nuove immagini.

http://www.dafank.it/home.html


venerdì, luglio 18, 2008

Illusione ottica


Clicca QUA e una volta arrivata la pagina sposta con il tasto sinistro del mouse le bande nere verticali molto lentamente sull'immagine da sinistra verso destra.

[Tratto da: Psicocafè.it]
http://psicocafe.blogosfere.it/2008/07/galop-illusione-ottica.html

martedì, luglio 15, 2008

La fantascienza di Marc Caro torna al cinema con Dante 01


A diversi anni dagli esordi in tandem con Jean-Pierre Jeunet, torna al cinema Marc Caro, con un'opera sci-fi che prosegue un preciso percorso nello sviluppo della creazione di un universo completo e coerente.





Tredici anni dopo La città perduta, realizzato insieme all'amico Jean-Pierre Jeunet come l'esordio Delicatessen, si rivede al cinema Marc Caro, con una nuova opera sci-fi che prosegue un preciso percorso nello sviluppo della creazione di un universo completo e coerente. Con Dante 01 il regista e illustratore francese dirige per la prima volta da solo, raccontando la storia di un gruppo di criminali, prigionieri in una stazione spaziale che ruota in un'atmosfera tossica attorno al pianeta ostile Dante, vittime di esperimenti genetici. A portare scompiglio tra queste cavie umane è un uomo misterioso che rivelerà presto i suoi poteri miracolosi, nonostante le ostilità dei compagni e il tentativo da parte dei dottori di renderlo inoffensivo. Il budget limitato ha costretto Caro e l'altro sceneggiatore Pierre Bordage a cercare sempre nuove idee per rendere credibile questa storia dalle forti implicazioni metafisiche e religiose. Tra gli interpreti Lambert Wilson e Dominique Pinon, attore feticcio suo e di Jeunet. Dante 01 sarà distribuito dal 25 luglio nelle nostre sale in 40 copie. Nel frattempo, Marc Caro ha incontrato la stampa alla Casa del Cinema di Villa Borghese a Roma.

Marc Caro, com'è giunto a realizzare questo suo nuovo film che continua a muoversi nell'ambito della fantascienza?

Marc Caro: Ho cominciato come disegnatore di fumetti di fantascienza per varie riviste, tra cui l'italiana Frigidaire, e i miei film precedenti si muovevano sempre in questo ambito. Ho avuto molte difficoltà nella realizzazione di Dante 01 per via del budget risicato che avevamo, ma ho voluto continuare comunque per la mia strada. Per ridurre i costi siamo stati costretti a trovare idee sempre nuove. All'inizio, per esempio, volevo fare una base circolare, ma i soldi che avevamo a disposizione non ce l'hanno permesso e abbiamo ripiegato su una base quadrata, a forma di croce. In precedenza, avevo cercato di fare altri film prima di questo, ma costavano tutti troppo. Poi ho puntato su Dante 01 che richiedeva meno sforzo in questo senso, poteva essere girato in interni, con pochi personaggi e un universo con una sua coerenza e una finestra sull'esterno. Vedo molti film in cui gli attori dicono tre parole e già si sa come andrà a finire. Io ho cercato di dare ambiguità e complessità alla storia per proporre qualcosa di diverso, ho usato la simbologia nei nomi e nei colori. I nomi dei vari personaggi rappresentano tutti un peccato. Ho quindi cercat di creare un universo simbolico e iniziato per restare nel budget basso.

A quali pellicole si è ispirato nella realizzazione di Dante 01?

L'influenza maggiore è stata la fantascienza degli anni '60 e '70. Mi sono ispirato a film come 2001: Odissea nello spazio, al primo film diretto da George Lucas, cioè L'uomo che fuggì dal futuro, e ancora ai film sovietici come quelli di Andrei Tarkovsky. Adoro naturalmente anche i film di fantascienza americani più recenti, ma a me interessava proporre qualcosa di nuovo, di alternativo rispetto a quello che c'è in giro. Del cinema americano ho preso la figura dell'eroe, anche se il mio non è un cowboy spaziale, ma una sorta di Cristo che aiuta gli altri. Importanti punti di riferimento sono stati anche i film di animazione giapponesi come Ghost in the Shell, Akira e quelli di registi come Satoshi Kon. Inoltre, un'altra importante fonte di ispirazione è venuta da quel cinema in cui si fa un attento uso della musica, accostandola alle immagini. Penso a Rota, a Morricone e a Fellini. Io volevo esprimere cose attraverso la musica legandole alle immagini, come per esempio il senso dell'angoscia. Infine, altre influenze sono state Luigi Russolo e naturalmente Dante.

In che modo si è ispirato a Dante?

Purtroppo ho letto una sola volta versione della Divina Commedia tradotta in francese, con le illustrazioni di Gustave Doré, e perciò confesso che spesso ho guardato più le immagini rispetto alla storia. Nel film ho cercato di rappresentare i diversi cerchi dell'inferno, ma visti i fondi che avevamo mi sono dovuto accontentare solo di tre gironi dell'inferno. Magari chissà, in futuro girerò i restanti.

In un film come Dante 01 quanto è importante lo storyboard?

Non ho disegnato io lo storyboard, se ne sono accupati altri due disegnatori. C'è questo bisogno naturale di visualizzare il film prima di partire con le riprese. Lo storyboard è quindi uno strumento molto utile per la realizzazione del film, perché ci sono informazioni importanti sulle luci, sui costumi, sulla posizione degli attori, ecc. Per me rappresenta un supporto necessario.

Quali sono i suoi progetti per il futuro? Ci dobbiamo aspettare ancora film di fantascienza?

Continuerò sicuramente con la fantascienza perché è quello che mi piace. Amo il cinema mitico, astratto e simbolico. I miei antenati Melies e Cocteau rimangono comunque delle grandi influenze per me. Forse ho un aspetto masochista perché tra Lumiere e Melies scelgo sempre la strada del soprannaturale, rispetto a quella più razionale.

Perché secondo lei l'ambito fantascientifico è spesso utilizzato per esplorare l'ambito metafisico?

Ho la sensazione che la fantascienza sia una letteratura di speculazione, in cui ci si chiede sempre "cosa succederebbe se". Inoltre, tratta di argomenti come l'immortalità e di quello che succederà dopo la morte, quindi fantascienza e metafisica sono due cose strettamente collegate. C'è un problema in Francia con l'irrazionalità, forse perché il nostro pensiero è dominato dalle teorie di Cartesio, dal razionalismo, e anche se spieghiamo l'irrazionalità con la scienza e i numeri non viene mai percepita come possibile.

Cosa ci dice invece dei temi della disumanizzazione e della tecnologia che tornano spesso in questo tipo di pellicole?

Per quel che riguarda la fantascienza parliamo sempre di ciò che ci circonda nella realtà. Non ho niente contro la scienza, se si usasse per migliorare l'umanità andrebbe bene, ma spesso se ne fa un uso sconsiderato per distruggere l'uomo. Da quando esiste, la tecnologia è sempre stata utilizzata per distruggere, piuttosto che per migliorare.

Perché si è concluso il suo sodalizio con Jeunet?

Ho profonda ammirazione per i film realizzati da Jean-Pierre Jeunet, ma non sono cose che voglio fare ora. In una coppia creativa ci sono gusti differenti e quelli che sono simili spesso vanno messi da parte per crescere. L'aspetto fantastico per me è indispensabile ed è su questo punto che è avvenuta la separazione. Poi avevo anche voglia di esplorare aspetti metafisici, strani, più scuri e perciò sono andato per la mia strada, perché fondamentalmente sono un taoista punk e voglio continuare a esserlo. Comunque, io e Jeunet siamo rimasti grandi amici e lui ha finanziato la scrittura di una mia nuova sceneggiatura, un film intitolato Maitre Cube, che sarà caratterizzato da un maggior umorismo e sarà a metà strada tra Buster Keaton e Jacques Tati.

[Tratto da: www.movieplayer.it]

Amore, fermati

sabato, luglio 05, 2008

venerdì, luglio 04, 2008

Io negli occhi degli altri, storie di microscopi e di satelliti


[...]Leggere nella mente degli altri è vitale per la nostra esistenza: il frutto di tale lettura ci orienta nel mondo, calibra i nostri atteggiamenti e modifica i nostri comportamenti nella direzione di un perfezionamento positivo della nostra immagine ai loro occhi. [...]

[leggi tutto l'articolo su psicocafè.it]

lunedì, giugno 09, 2008

Ridley Scott torna alla fantascienza con "Il Mondo Nuovo"


Ridley Scott torna alla fantascienza: sedici anni dopo 'Blade Runner' il regista portera' sullo schermo l'adattamento di 'Il mondo nuovo' di Aldous Huxley. Lo rivela il Los Angeles Times, spiegando che il protagonista del film, Bernard Max, sara' interpretato da Leonardo Di Caprio e che la sceneggiatura sara' affidata alla penna di Andrew Nichols. 'Ho aspettato venti anni per tornare a questo genere di film - aveva dichiarato nei mesi scorsi Scott - Cercavo un libro adatto, ora capisco di averlo trovato'. (AGI) - Los Angeles, 6 giu. -


[fonte: www.agi.it]

Sono come tu mi vuoi - Mina (1967)

domenica, maggio 11, 2008

Close Up














Canon Eos 400d - Sigma 105mm f2.8 Macro - 1/50 sec f2.8 Iso 400 Manuale

Premio Oltrecosmo III: I vincitori




Sono annunciati i risultati finali della III edizione del Premio Oltrecosmo per la narrativa breve fantascientifica in lingua italiana, in concomitanza con la pubblicazione dell’antologia relativa alla seconda edizione del Premio. Dopo aver valutato i 106 scritti pervenuti in redazione, Pregiuria e Giuria hanno stabilito la seguente classifica:







1. “Samsara, Inc.”, di Gabriella Stanchina

2. “Briganti”, di Francesco M. De Collibus
3. “L’inviato”, di Francesco Troccoli
4. “Mancanza di spazio”, di Matteo Carriero
5. “Schermi Neri”, di “ScarWeld” (pseudonimo)
6. “Seconda Nascita”, di Cristian Pavone
7. “Lo spettatore”, di Simone Faré
8. “(Un)lucky Luciano”, di Riccardo Gazzaniga
9. “Madonnina delle Macchine”, di Giulia Abbate
10. “Il mio primo romanzo”, di Mauro Contini
10. “I nanoevoluti”, di Mauro Cancian
12. “Chiudi sessione”, di Massimo Baglione
13. “La torre”, di Paola Preziati Scaglione
14. “Io mi chiamo Pluto”, di Paolo Zardi
15. “La risacca”, di Angela Loi
16. “Visioni dal futuro”, di Claudio Fallani
17. “Gli ultimi giorni di Dave Kozminsky”, di Massimo Zanicchi
18. “Unica regola bianco”, di Elisa Pessa
19. “Soglia del dolore”, di Federica Ramponi
20. “L’anima”, di Mauro Rodella
21. “Il sincrotrone”, di Giovanni Pedrani

I racconti “Il mio primo romanzo”, di Mauro Contini e “I nanoevoluti” di Mauro Cancian si classificano a pari merito al decimo posto.
Gli undici scritti così selezionati saranno pubblicati nell’antologia tematica “Racconti dal- l’Oltrecosmo - III edizione”.

[Tratto dal sito sektoralpha.it]


venerdì, aprile 11, 2008

10.04.2008 Assassin's Creed arriva in versione PC

Siamo nell’anno 1191. La Terza Crociata sta ormai dividendo la Terra Santa. Tu, Altair, intendi fermare le ostilità eliminando entrambi gli schieramenti del conflitto. Tu sei un Assassino, un guerriero avvolto nel mistero e temuto per la sua crudeltà. Le tue azioni possono condurre ogni cosa nel caos e la tua esistenza determinerà lo scorrere degli eventi durante questo cruciale periodo storico.




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