martedì, febbraio 20, 2007

Sulla Qualità..

[...] L'inversione copernicana di Fedro del rapporto tra Qualità e mondo oggettivo potrebbe sembrare astruso se non la si spiegasse con cura, ma lui non aveva nessuna intenzione di essere astruso. Intendeva dire semplicemente che, nell'attimo della discriminazione, prima di poter distinguere un oggetto deve esserci una sorta di consapevolezza non intellettuale che definì consapevolezza della Qualità. Si può essere consapevoli di aver visto un albero solo dopo averlo visto, e tra l'istante della visione e quello della consapevolezza deve esserci un intervallo di tempo, a cui talvolta viene attribuita scarsa importanza. Ma nulla giustifica un atteggiamento del genere.
Il passato esiste solo nella nostra memoria, il futuro solo nei nostri progetti. Il presente è l'unica nostra realtà. L'albero di cui sei consapevole intellettualmente, a causa di quel piccolissimo intervallo di tempo è sempre nel passato, e pertanto è sempre irreale. Qualsiasi oggetto concepito intellettualmente è sempre nel passato e pertanto è irreale. La realtà è sempre il momento della visione che precede la concettualizzazione. Non c'è nessun'altra realtà. Questa realtà preintellettuale è quanto Fedro sentiva di avere giustamente individuato come Qualità. Dato che tutte le cose identificabili intellettualmente devono emergere da questa realtà preintellettuale, la Qualità è la genitrice, la fonte di tutti i soggetti e gli oggetti.
Fedro capì che gli intellettuali sono quelli che fanno più fatica a vederla, proprio perchè non esitano un attimo a rinchiudere tutto in forme intellettuali. Chi fa meno fatica sono i bambini piccoli e la gente incolta. Ecco perchè, pensò Fedro, la squareness è una malattia così tipicamente intellettuale.
[...] Di solito gli square, diceva, a causa dei loro pregiudizi, danno poca importanza alla Qualità, cioè alla realtà preintellettuale; la ritengono un semplice periodo di transizione privo di accadimenti tra la realtà oggettiva e la sua percezione soggettiva. Non cercano neanche di scoprire se non sia per caso diversa dalla concezione intellettuale che ne hanno loro.
Invece è proprio diversa. [...]

[Tratto da: "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" di Robert M. Pirsig]

venerdì, febbraio 09, 2007

Imagination


Imagination is funny, it makes a cloudy day sunny.

Makes a bee think of honey just as I think of you..

[Chet Baker]

domenica, febbraio 04, 2007

Aforisma del giorno

L'arte è un'astrazione: spremetela dalla natura sognando di fronte ad essa e preoccupatevi più della creazione che del risultato.

[Paul Gauguin]

E' finita l'estate

E' fuggita l'estate,
più nulla rimane.
Si sta bene al sole.
Eppur questo non basta.

Quel che poteva essere
una foglia dalle cinque punte
mi si è posata sulla mano.
Eppur questo non basta.

Ne' il bene ne' il male
sono passati invano,
tutto era chiaro e luminoso.
Eppur questo non basta.

La vita mi prendeva,
sotto l'ala mi proteggeva,
mi salvava, ero davvero fortunato.
Eppur questo non basta.

Non sono bruciate le foglie,
non si sono spezzati i rami...
Il giorno è terso come cristallo.
Eppur questo non basta.


[Arsenij Tarkovskij]

"Shine" - Videominuto 2001


Un motaggio video contro la guerra [guarda...]

Arriva il film su Lucio Battisti

'L'uomo di marzo', pensieri e parole di un poeta del '900


(ANSA) - ROMA, 1 FEB - Attesa a Sanremo per l'anteprima, il 3 marzo, della docu-fiction su Lucio Battisti 'L'uomo di marzo', di Gianni Volpe e Gianfranco Marrocchi. 'Il film - spiegano i registi - narra una storia surreale, dove un giovane Lucio (Mauro Spatocco), figlio dei fiori, incontra Margherita (Divina Giovinazzo), una splendida modella che diventa la sua musa ispiratrice. Un affresco di colori, suoni e ricordi, in cui lo spettatore cogliera' la magia dei pensieri e delle parole di questo grande poeta del '900'.

giovedì, febbraio 01, 2007

Gene memoria regola il sonno

Scoperta di due italiani dell'universita'' del Wisconsin



ROMA, 1 FEB - Uno dei principali geni legati alla formazione dei ricordi e all'apprendimento potrebbe essere un regolatore della profondita' del sonno. Lo scoperta e' stata fatta da Chiara Cirelli e Guido Tononi,due studiosi italiani dell' universita' del Wisconsin. Secondo lo studio il gene Bdnf regola il bisogno di dormire in quanto solo dormendo le nuove conoscenze potranno essere fissate nella memoria o perse se il cervello le giudica superflue.


[Notizia tratta da www.ansa.it]