martedì, gennaio 29, 2008

sabato, gennaio 26, 2008

Call of Duty 4 - Modern Warfare

GAME INFORMER:
“Dall'inizio alla fine, online o offline, Call of Duty 4 è un gioco d'oro. Alcuni potrebbero lamentarsi per il breve single player, ma la sua qualità migliore è la modalità Arcade. Infinity Wars ha creato un gioco ottimo su tutti i fronti e non vi è, secondo me, alcun dubbio sul fatto che questo sia il miglior FPS a cui abbia mai giocato.”
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GAME ALMIGHTY:
“Ogni obiettivo ha qualcosa di nuovo, e maledettamente caotico, perché, più di ogni altra cosa, Modern Warfare mostra quello che succede in una vera zona di guerra.”
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GAMESURF:
“COD4 è il miglior FPS che abbia avuto la possibilità di giocare negli ultimi cinque anni, Half Life 2, Halo 3 e F.E.A.R. inclusi. Brilla per i comparti grafico e sonoro, impeccabili, per il livello mai visto d'immersività della trama, per la qualità sbalorditiva dell'IA e per molte altre ragioni.”
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THE GAMES MACHINE:
“A un gameplay brutale e intenso nel ricreare le meccaniche del combattimento moderno, si affiancano uno scripting eccezionale e una grafica di altissimo livello"
[Dicembre 2007, pag. 60]

COMPUTERSGAMES.RO:
“Call of Duty 4 è indubbiamente una pietra miliare nel genere, e ci vorrà qualcosa di veramente speciale in futuro che possa comperete con le sensazioni trasmette a tutti coloro che ci hanno giocato.”
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martedì, gennaio 22, 2008

Funkyman - Dafank (2001)





Dafank: Chitarre 1,2,3, basso, mix
contiene sample di batteria di Bernard Purdie
sample di voce tratto dal brano "Outro" di Herbaliser

domenica, gennaio 20, 2008

Dimitri from Paris




giovedì, gennaio 17, 2008

Io sono leggenda - Francis Lawrence, 2008

Questa di Francis Lawrence è la terza trasposizione cinematografica del famoso romanzo omonimo di Richar Matheson edito nel 1954.
Ripensando al Dracula di Todd Browning, Matheson immaginò di rovesciarne la situazione base: non un vampiro in un mondo di umani, ma un solo essere umano in un mondo di esseri mostruosi.
Il romanzo racconta dello scienziato Robert Neville l’unico uomo vivo rimasto sulla terra a non essere stato contagiato da un virus portato dal vento che ha trasformato gli uomini in una sorta di vampiri.
Di giorno Neville si dedica alla ricerca di cibo, acqua, medicinali, e tutto quanto possa permettergli la sopravvivenza in quel mondo ormai stravolto.
La sua routine quotidiana prevede anche la caccia dei superstiti contaminati (che di giorno sono inattivi a causa della loro forte fotosensibilità) e il rogo dei cadaveri.
Di notte è lui ad essere la preda. Barricato nella sua casa cerca di non pensare alla folla di persone che fuori chiedono la sua pelle. Così procede il romanzo tra claustrofobia, solitudine e terrore, mentre Neville indaga sulle cause della sua immunità per riuscire a creare un antidoto adatto a debellare il virus. Ma un giorno si accorgerà di non essere il solo a non aver contratto il virus e…

Il primo remake italiano intitolato L’ultimo uomo della terra del 1964 fu diretto da Ubaldo Ragona e interpretato da Vincent Price e Franca Bettoia. Questa è la trasposizione cinematografica più vicina al romanzo di Matheson. Sebbene per certi versi un po’ ingenua (oggi vedere Neville che appende dell’aglio alla porta per tenere lontano i vampiri, o vedere i vampiri stessi che avanzano lentamente con la faccia spiritata e bianca in perfetto stile zombesco del Romero sessantottino fa un po’ sorridere. Ma dobbiamo considerare che questo film uscì nei primi anni sessanta!) questa versione resta senza dubbio la migliore. Mentre la seconda del 1971 intitolata 1975: Occhi bianchi sul pianeta terra (titolo originale the Omega man) diretta da Boris Sagal e interpretata da Charlton Eston, oltre che differire dal soggetto originale, scade in momenti di pura ilarità ai limiti del trash.
Il nuovo Io sono leggenda di Lawrence vede Willy Smith nei panni del dottor Robert Neville alle prese con una New York deserta. Il virus questa volta non è portato dal vento, ma creato accidentalmente dall’uomo. Sebbene le scene in solitudine siano ben concepite e convincenti, il film non brilla né per contenuti, né per originalità, per molti motivi. L’eccessivo uso di (pessima) computer grafica per le scene in cui i “vampiri” (che poi sono niente altro che uomini affamati di carne umana, affetti da una sorta di rabbia che modifica geneticamente anche il loro aspetto fisico), e la loro eccessiva forza e agilità, fa sembrare tutto tremendamente falso. La forzata spettacolarizzazione dell’azione in perfetto stile hollywoodiano è un’altra pecca che poteva essere evitata. Per fortuna che di queste scene non ce ne sono poi molte.
Cambia però il senso di ribaltamento presente nel romanzo: Neville (impegnato ogni giorno nel cacciare metodicamente gli infetti proprio nel momento in cui sono più deboli piantando paletti nel cuore dei malcapitati), solo, in un mondo di vampiri, è il mostro che semina paura e deve essere ucciso. E’ una leggenda. I vampiri lo temono e lo vogliono uccidere senza troppo interessarsi di capirlo come uomo, proprio come lui fa con loro di giorno.
Il film di Lawrence perde questo relativismo. La caccia metodica di Neville è solo vagamente accennata e sembra quasi accidentale. Della paura provata dai vampiri non c’è traccia.
Ne resta un banale film sci-fi/ horror con un fastidioso ed eccessivamente rimarcato messaggio del regista (fortunatamente assente nel romanzo di Matheson, più cinico e nichilista) che insiste sulla capacità dell’uomo e della scienza di distruggere l’intera umanità e inneggia l’abbraccio di Dio come unica salvezza del mondo.
Nel complesso è un film godibile, almeno per chi è appassionato del genere fantascienza-horror. In un giorno di pioggia, se proprio non avete altro da fare e non c’è niente altro che vi interessa al cinema…



L'ultimo uomo della terra (Ubaldo Ragona, Italia 1964)




1975: Occhi bianchi sul pianeta terra (The Omega man - Boris Sagal, Usa 1971)



Io sono leggenda (I am a Legend - Francis Lawrence, Usa 2008)





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venerdì, gennaio 11, 2008

Mad world - Gary Jules