giovedì, luglio 05, 2007

MITO, SUONO, SCIENZA E MATERIA: «IN PRINCIPIO ERA IL VERBO»

IL MITO E LA RELIGIONE:
I miti dei popoli primitivi e le speculazioni cosmogoniche delle civiltà alte insegnano che il sostrato di tutti i fenomeni dell’universo è un elemento vibratorio e, specificatamente, acustico. La prima manifestazione sensibile della creazione è un suono che, secondo le tradizioni, emana dal tao, dall’abisso primordiale, da una caverna, da un singing ground, da un uovo fulgente, dal sole, dalla bocca spalancata di un dio o di uno strumento musicale che simboleggia il creatore. Questo suono emana dal vuoto nel quale si è formato un pensiero il quale fa vibrare il Nulla. Trasformandosi in monologo questo pensiero si riveste di un corpo ed è questo corpo sonoro che costituisce la prima manifestazione percettibile dell’Invisibile. […] Nel primo stadio della creazione la natura del mondo è dunque puramente acustica. Il creatore stesso non è che un canto, uno strumento musicale o una caverna che risuona, ed è assai probabile che la materializzazione dell’idea del creatore sotto specie di strumento musicale, di caverna, di corpo oppure soltanto di testa umana o animale sia soltanto una concessione al mito cui si voglia dare un carattere più concreto. In realtà il creatore è un essere puramente acustico, un canto o un grido, emesso probabilmente da una voce di testa che crea un mondo di suoni e di luce. L’apparizione della materia è un atto posteriore, reputato molto spesso uno stadio di decadenza. […]
Le tradizioni eurasiatiche ci dicono che gli dèi e i demoni non esitavano talvolta a fare un cattivo uso della forza del suono, ottenebrandola con la menzogna. La Tandhya Maha Upanishad riferisce che a causa di questa situazione insostenibile la parola un giorno fuggì, insieme agli dèi, andando ad allogarsi nelle acque e negli alberi, nei tamburi e nelle cetre. Ciò significa che una parte della forza sonora si rivestì di materia. […]
I primi uomini erano esseri sonori, luminosi e trasparenti che planavano sopra le acque, e soltanto a partire dal momento in cui cominciarono a posarsi sulla terra e a mangiare i frutti, i loro corpi divennero pesanti e opachi. Della loro natura sonora restò soltanto la voce. Ecco perché l’essenza di tutti gli esseri dotati della facoltà di emettere suoni si manifesta nella voce. […]
Il mondo fu creato da un suono iniziale che, uscendo dall’abisso primordiale, si rivestì di luce. A poco a poco una parte di questa luce sonora si convertì in materia. Ma la materializzazione non fu mai completa, perché in ogni oggetto continua a sussistere un residuo più o meno scarso della sostanza sonora da cui fu creato. (tratto da: Il significato della musica, Marius Schneider, SE)

LA SCIENZA:

Tutto ebbe inizio circa 15 miliardi di anni fa, con una immane esplosione, il Big Bang, talmente violenta e fragorosa da essere ancora oggi riconoscibile nella radiazione cosmica di fondo. Tutto, insomma, ebbe inizio da un suono primordiale.
“La materia è un materiale sonico diversamente orchestrato”. (Alfred Tomatis, “Ascoltare L'Universo”)
D'altronde, la materia in sé non è che un concentrato di vibrazioni tenuto in equilibrio da interazioni che agiscono sotto forma di atomi o di molecole: ogni atomo o molecola altro non è che la rappresentazione fisica di un fenomeno vibratorio, quindi sonico, più o meno complesso. Ciò che differenzia la luce dal suono è solo la velocità di propagazione - 300.000 km/sec e 340 m/sec - rispetto allo stesso ambiente.
“C'è un punto critico in cui l'energia diventa massa”, afferma la scienza mistica di Pietro Ubaldi. “Materia è energia, energia è materia”, afferma la scienza mistica di Albert Einstein. L'antica dottrina del Logos che crea mediante la Parola, afferma che la parola è vibrazione, e la vibrazione è ritmo, ritmo di crescita e di vita, che afferra la materia e la aggrega in un vortice a spirale. […]
(Tratto dal sito ecplanet.com)

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