Siamo al cospetto di uno dei debutti discografici più eclatanti dell’intera storia del Rock, sia come musica che come rappresentazione visiva del disco. Mai un grido lanciato da un volto così grottesco, come quello rappresentato dalle matite di Barry Godber, artista della Chelsea Art School, è stato così azzeccato e profetico. Questo è l’uomo schizoide del ventunesimo secolo, importunato dall’avidità del denaro fino ridurlo alla pazzia. La salvezza sta fra le braccia del mostruoso Re Cremisi, che ci accoglie con volto rassicurante all’interno dell’ LP apribile (gatefold) e nel brano “Moonchild”. Nel febbraio del 1970, a soli ventisei anni, purtroppo Godber muore per un attacco di cuore. Non ci sono titoli tantomeno nomi del gruppo, davanti o dietro la copertina e questo dona ancora più fascino al prodotto, ma è la musica a colpire di più.“Ogni singolo uomo vede soltanto una porzione della verità complessiva; e molto spesso, in realtà quasi sempre, egli deliberatamente s'inganna anche su questo piccolo prezioso frammento" [...] [Fred/Bob Arctor – Un oscuro scrutare - P.K.Dick]
giovedì, agosto 31, 2006
Vinile: "In the Court of the Crimson King", King Crimson (Island 1969)
Siamo al cospetto di uno dei debutti discografici più eclatanti dell’intera storia del Rock, sia come musica che come rappresentazione visiva del disco. Mai un grido lanciato da un volto così grottesco, come quello rappresentato dalle matite di Barry Godber, artista della Chelsea Art School, è stato così azzeccato e profetico. Questo è l’uomo schizoide del ventunesimo secolo, importunato dall’avidità del denaro fino ridurlo alla pazzia. La salvezza sta fra le braccia del mostruoso Re Cremisi, che ci accoglie con volto rassicurante all’interno dell’ LP apribile (gatefold) e nel brano “Moonchild”. Nel febbraio del 1970, a soli ventisei anni, purtroppo Godber muore per un attacco di cuore. Non ci sono titoli tantomeno nomi del gruppo, davanti o dietro la copertina e questo dona ancora più fascino al prodotto, ma è la musica a colpire di più.CD: "Version", Thievery Corporation ESL/Audioglobe
Non un disco con nuove canzoni dei Thievery Corporation - per quello bisognerà attendere ancora qualche mese - ma una raccolta di remix realizzati nel corso della loro oramai quasi decennale carriera. Molte delle canzoni contenute in "Versions" sono di difficile reperibilità, pubblicate in questi ultimi anni su singoli ed ep già fuori stampa. Ascoltarle su "Version" dà loro nuova vita, come se in verità fossero state pensate per vivere tutte assieme nello stesso disco.
Sono passati più di 15 anni da quando i Massive Attack misero una base elettronica sotto la voce di Nusrath Fateh Ali Khan, e da allora i musicisti dell'area elettronica downbeat non hanno smesso di essere ammaliati dalle sonorità orientali. La prima canzone di "Versions", "Tanara" è firmata Ustad Sultan Khan, e lungo la corposa scaletta del cd (quasi un'ora e venti minuti di durata) si incontrano anche Anoushka Shankar e Transglobal Underground. Le sonorità banghra si mischiano senza soluzione di continuità con i remix più lounge-jazz di Nouvelle Vague, Astrud Gilberto e Herb Alpert.
Nella scaletta anche un classico come "Strange Days" dei Doors, ovviamente rivisto e corretto attraverso la sensibilità sinuosa ed elegante dei Thievery Corporation. "Versions" riscatta l'opaco "The Cosmic Game" dell'anno scorso e dimostra ancora una volta la bravura del duo americano nel rimaneggiare materiale altrui.
INFO:
eslmusic.com
audioglobe.it
A Scanner Darkly (un oscuro scrutare)
Finalmente a breve uscirà anche nelle sale italiane la trasposizione cinematografica del romanzo di P.K.Dick "A scanner darkly" (un'oscuro scrutare), interpretato da Keanu Reeves e Winona Ryder.Il film è stato prima girato dal vivo e poi animato, con una tecnica già usata in Walking life diretto dallo stesso Linklater. Se siete curiosi IGN ha messo a disposizione i primi 24 minuti di film. Per visualizzare il file avrete bisogno di un FLV player (ma potete usare anche il VLC player)
Cuore
e triste l'ho gettato in mezzo al mare:
ma prima sopra col mio sangue ho scritto...
per non amare più, per non amare
[Antonio de Curtis - Totò]












