giovedì, settembre 21, 2006

Rapidissimo ed economico. Ecco il chip che parla con il laser,


Rivestito di una membrana innovativa, trasferirà dati ad alta velocità. E' in fase di studio negli Usa. Potrebbe essere lanciato nel 2010.

ROMA - Altissima velocità a costi ridotti. Sembrerebbe uno slogan irreale e invece descrive benissi mo la rivoluzione che, tra qualche anno, potrebbe essere portata dal nuovo chip sperime ntato da Intel e Università della California di Santa Barbara. Grazie a una tecnologia basata sul laser, i componenti dei processori potrebbero essere in grado di scambiarsi informazioni a ritmi di gran lunga superiori a quelli odierni e renderanno i computer ancora più potenti. Oggi i ricercatori hanno annunciato lo sviluppo di nuovi circuiti integrati che consentiranno di raggiungere velocità molto più alte di quelle attuali. I chip saranno basati sul silicio ma verranno rivestiti da uno strato di fosfuro di indio con una tecnica innovativa. Su ciascuno di loro sarà posizionata una membrana capace di sviluppare decine - potenzialmente centinaia - di sottili raggi laser. Secondo i tecnici di Intel, i componenti del processore saranno in grado di scambiarsi fino a mille miliardi di bit al secondo.
La novità consentirà inoltre ai progettisti di ridisegnare i computer e di posizionare i chip a minore distanza tra loro. La nuova tecnologia, che avrà costi molto bassi, potrà essere applicata ai grandi calcolatori ma anche ai pc domestici.
Anche le connessioni a internet saranno enormemente più performanti. Secondo il sito web del quotidiano californiano San José Mercury News, si potrebbero scaricare dati a 1 Gigabit al secondo, una velocità che consentirebbe di guardare contemporaneamente numerosi canali televisivi ad alta definizione o di scaricare in pochi minuti un film in qualità dvd.
"Si tratta di un settore che ha iniziato a svilupparsi con decisione solamente negli ultimi 18 mesi - dice Eli Yablonovitch, fisico all'Università della California di Los Angeles -. Ci saranno molte più comunicazioni ottiche nei computer di quanto si sia mai immaginato".
Per la commercializzazione dei nuovi chip, potrebbe essere necessario attendere fino al 2010. Le ricerche proseguono però a grande ritmo, non solo negli Stati Uniti ma anche in Giappone. L'azienda che riuscisse a lanciarli per prima sul mercato battendo sul tempo i concorrenti otterrebbe infatti un grande vantaggio competitivo e guadagni notevolissimi.

( La Repubblica - 19 settembre 2006)

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