In campo psicologico, Jung formulò dunque il concetto di ‘sincronicità’, un processo inconscio che permette di percepire eventi paralleli, o ‘coincidenze significative’, collegati ad archetipi dell'inconscio collettivo, tracce mnestiche sovraindividuali, universali, che si perdono nelle origini più profonde della psiche.
Attraverso il contatto con il pensiero filosofico orientale, oltre che con la riflessione su alcuni sorprendenti avvenimenti della sua vita, che sembravano sfuggire ad ogni interpretazione razionale, Jung approfondì ulteriormente questi temi. La sincronicità venne così distinta dal semplice "sincronismo" relativo ad eventi che accadono simultaneamente, ma che non hanno alcuna connessione di significato.
Nel 1952 Wolfang Pauli, fisico quantistico e premio Nobel pubblicò insieme a Jung un libro sul concetto di ‘sincronicità, "Naturer-klung und Psyche". Nella parte scritta da Jung, dal titolo "Sincronicità come principio di nessi acausali" l’analista propone un parallelismo fra psicologia del profondo e fisica, in particolare sulla relatività delle categorie di spazio e tempo. Se Jung cercava in questo libro di spiegare la psicologia attraverso al fisica, Pauli parlava nel suo saggio della presenza di ‘archetipi ‘nelle teorie di Keplero, confermando un parallelo fra lo studio della fisica e della psicologia.
Jung e Pauli sostenevano che alla triade della fisica classica composta di tempo, spazio e causalità dovesse essere aggiunta anche la sincronicità.
Il concetto junghiano di sincronicità viene spesso utilizzato per dare una spiegazione ‘scientifica’ all’astrologia o ad altre pratiche divinatorie, in una pericolosa commistione fra scienza e magia.
La Sincronicità (1952) - Carl Gustav Jung
Biblioteca Bollati Boringhieri
Altri articoli correlati:
Ciò che è in basso è come ciò che è in alto. La Sincronicità
Sincronicità ed E.S.P.
Wikipedia: Sincronicità
Attraverso il contatto con il pensiero filosofico orientale, oltre che con la riflessione su alcuni sorprendenti avvenimenti della sua vita, che sembravano sfuggire ad ogni interpretazione razionale, Jung approfondì ulteriormente questi temi. La sincronicità venne così distinta dal semplice "sincronismo" relativo ad eventi che accadono simultaneamente, ma che non hanno alcuna connessione di significato.
Nel 1952 Wolfang Pauli, fisico quantistico e premio Nobel pubblicò insieme a Jung un libro sul concetto di ‘sincronicità, "Naturer-klung und Psyche". Nella parte scritta da Jung, dal titolo "Sincronicità come principio di nessi acausali" l’analista propone un parallelismo fra psicologia del profondo e fisica, in particolare sulla relatività delle categorie di spazio e tempo. Se Jung cercava in questo libro di spiegare la psicologia attraverso al fisica, Pauli parlava nel suo saggio della presenza di ‘archetipi ‘nelle teorie di Keplero, confermando un parallelo fra lo studio della fisica e della psicologia.
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La Sincronicità (1952) - Carl Gustav Jung
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